lunedì 6 febbraio 2012

Gite per caso

Molo (e fotografo) Audace
Eh si, le cose non organizzate a volte sono le migliori. Ormai da una settimana siamo in balia della Bora che in questi giorni sta dando il meglio di se. E' da un pò di tempo che mi riprometto di fotografare Trieste e i triestini con la Bora ma ogni anno le condizioni migliori per questo genere di foto si presentano inesorabilmente durante i giorni lavorativi. Questa volta però Eolo era dalla mia parte e la giornata atmosfericamente peggiore, ma fotograficamente migliore, sarebbe caduta al sabato! Come farsi scappare un'occasione del genere? Prima che il freddo mi faccia cambiare idea, lancio subito la mia proposta sull'ormai arcinoto social network il venerdì sera e, con sorpresa, vedo che viene accolta da più di qualche amico fotografo. Bene, preparo lo zaino, scelgo l'attrezzatura, carico le batterie. Tutto pronto. Al mattino di sabato si esce alle 10,30 destinazione rive e più precisamente il mitico Molo Audace. Compagni di avventura Stefano e Federica, dotati di abbigliamento tecnico e reflex, ci dirigiamo ad incontrare gli altri "pazzi" che stavano già scaldando i sensori delle loro reflex sul molo. Lo spettacolo che ci accoglie è meraviglioso! Il molo è quasi completamente bianco, bitte e panchine gelate, la rosa dei venti in cima al molo sembra una scultura di ghiaccio. Ma il vento è troppo forte e non rischiamo l'avvicinamento, anche se una foto al rosone mi sarebbe piaciuta. L'altro spettacolo sono gli altri "pazzi" fotografi e fotoamatori che immortalavano questo simbolo di Trieste in una condizione così estrema ed insolita. Tra la piccola folla trovo l'amico Christian, mentre non riesco ad incontrare Andrea e Marina che, molto più mattinieri di me, si sono già fatti le loro belle passeggiate fotografiche sul molo. Poco lontano scorgo, e ovviamente immortalo, un gruppetto di giovani arrampicatori che dotati di tutta l'attrezzatura da ice-climbing, conquistano una bitta con tanto di ramponi e piccozze! 
Ghiaccio in riva al mare
Gli spunti fotografici  non mancano e, oltre al soggetto principale, mi diverto a cogliere nel mio mirino il plotone di fotografi armati di cannoni di vario calibro intenti a sparare le loro raffiche di click e a farcire le loro schede di memoria ingorde di scatti freschi, anzi gelati. I più arditi si spingono sul molo per fotografare da vicino ogni dettaglio in modo da poter dire "io c'ero". Anche io c'ero, un pò più da lontano, ma c'ero.
E' ora di rientrare ma non prima che un incontro fortuito mi dia l'occasione di conoscere di persona Andrea e Ilaria che finora conoscevo di fama e solo virtualmente. Le amicizie si allargano, e questa è la miglior conclusione per aver passato un paio d'ore tra raffiche di Bora e nevischio. Arrivato a casa non ho neanche il tempo di scongelare la compact flash che Stefano rilancia con un'idea per il giorno dopo: gita in Val Rosandra sperando di trovare la cascata ghiacciata! E così Erica ed io e i nuovi amici Andrea e Ilaria non esitiamo un attimo e ci buttiamo in questa nuova impresa per il giorno dopo. E' già domenica mattina, si riparte direzione Val Rosandra. Oltre a noi 5 ci saranno altri fotografi, anche qui ho l'occasione di concretizzare un'amicizia virtuale nata su Flickr con Luca. Dopo i convenevoli di rito, cioè le solite scaramucce tra simpatizzanti di un brand rispetto ad un altro, si parte. Il freddo è pungente e il vento nella piccola gola della Val Rosandra non da tregua. Iniziamo a trovare i primi tratti ghiacciati e nella natura sentiamo solo il rumore del ghiaccio che si crepa sotto i nostri piedi e l'ormai familiare suono degli specchi che si alzano e si abbassano ad immortalare lo spettacolo che inquadriamo con i nostri obiettivi. 
Val Rosandra - Cascata ghiacciata
In un tripudio di cavalletti e pose yoga tutti i partecipanti cercano angoli impossibili per ottenere gli scatti migliori che poi condivideranno sempre sull'arcinoto social network già citato in precedenza. Sana competizione da fotografo :)
Durante il percorso verso la cascata una parte del gruppo ci lascia e decide di rientrare, noi 5 continuiamo ancora un pò e, come ci aspettavamo, la troviamo completamente ghiacciata. So che non mi avvicinerò di più, quindi veloce cambio di obiettivo e passo al tele, qualche scatto alle stalattiti e poi Erica ed io decidiamo di rientrare. I tre più allenati, Andrea, Stefano e Ilaria proseguono e raggiungono il punto più alto della cascata per foto ancora  più ravvicinate. La gita è ormai giunta alla sua conclusione, tutti hanno raggiunto la meta che si erano prefissati e anche questa volta si torna a casa che un bel pò di scatti in tasca. Stanchi, infreddoliti, affamati ma assolutamente soddisfatti!
Due giornate che ho sentito il dovere di raccontare sul nostro blog perché, seppur non organizzate con largo anticipo e senza alcun preavviso, sono state ugualmente coinvolgenti e divertenti.
Le mie gallery su Flickr le trovate cliccando qui e qui mentre su FB le immagini sono nel nostro profilo.
Ragazzi alla prossima!!  


 

giovedì 2 febbraio 2012

Sauris: fotografando ciaspolando

Snow-walking
Prima gita dell'anno e primo post, Gita E' Vita riparte ancora una volta dalla neve! Il primo appuntamento dell'anno si è tenuto a Sauris, paese dell'alto Friuli che sembra essere sospeso nel tempo. L'idea di questa gita nasce il 6 gennaio in occasione del tipico Pignarul davanti ad un piatto di frico e polenta con gli amici Flavia e Stefano. Loro infatti l'idea di andar per ciaspole e quale miglior occasione se non una ciaspolata fotografica? Ebbene si, tra le variegate offerte invernali di Sauris c'è anche la possibilità di fotografare ciaspolando. Appuntamento per il 28 gennaio e noi due, insieme a Francesca e Andrea, partiamo già la sera prima per goderci un pò di atmosfera tipica ed assaggiare i famosi prodotti locali. La serata trascorre nel migliore dei modi al ristorante Alla Pace: atmosfera montanara e accoglienza top! Qualità dei cibi e del vino degni di Gordon Ramsey. Satolli e allegri ci dirigiamo al Meublè Schneider, distante pochi metri dal ristorante e gestito sempre dalla fam. Schneider, per riposarci e prepararci alla ciaspolata del giorno dopo.

Alba a Sauris
Al mattino i miei dubbi sul tempo vengono subito smentiti dai raggi del sole che timidamente iniziano a scaldare il paese. Colazione abbondante e poi via all'appuntamento con i nostri compagni al punto di ritrovo presso l'Infopoint. Ci sono tutti e tutti puntualissimi. Conosciamo nuovi amici e a sopresa scopriamo che insieme a noi c'è un altro gruppo di Trieste. Incontriamo quindi la nostra guida, Paolo Pellarini, che ci condurrà durante le 3 ore di ciaspolata. Purtroppo la neve non è quella che ci aspettavamo, il caldo delle ultime settimane ha inesorabilmente sciolto buona parte del manto bianco nel quale ci aspettavamo di affondare dolcemente sorretti dalle ciaspole. Non ci scoraggiamo e scegliamo il percorso più panoramico in quanto tutti dotati di macchina fotografica al seguito. Durante il percorso Paolo ci spiega le principali tecniche fotografiche da utilizzare nelle foto in montagna. Per alcuni informazioni già note, ma un ripasso non fa mai male, e allo stesso tempo nozioni importanti e basilari per chi si sta avvicinando a questo splendido hobby. Non mi faccio scappare l'occasione di uno scatto per documentare il lato formativo di questa uscita. 
La guida Paolo Pellarini e gli "allievi"
Durante la sosta didattica alcuni colgono l'occasione per provare le ciaspole in un tratto di neve ancora intatto. Roberto e Christine si lanciano quindi in una passeggiata nella neve fresca mentre gli altri documentano fotograficamente il tutto. 
Riprendiamo quindi il nostro cammino verso una malga che sarà il nostro punto di arrivo e dove faremo una sosta per riposarci e goderci il panorama. Dall'alto vediamo il lago artificiale di Sauris che il sottoscritto vorrebbe fotografare da vicino ma il tempo è tiranno e la tabella di marcia non perdona. Prendo quindi nota nel mio taccuino delle "cose da fare"....
E' ora di rientrare e per variare il paesaggio scegliamo una via diversa che ci condurrà comunque al punto di partenza. Le 3 ore di ciaspolata sono volate e con un discreto numero di scatti nella scheda di memoria della macchina fotografica ci dirigiamo verso un piccolo ma caratteristico huette ai piedi dei campi da sci gestito da una gentile signora torinese che offre bevande calde, bombardini e leccornie quali cipolla fritta e salsicce. Il gruppo si rilassa al sole che riscalda i visi, al resto del corpo ci pensa il vin brulè! C'è anche un giovane amico che vuole farci compagnia e giocare con noi, si tratta del pastore tedesco della proprietaria del bar che si diverte a rincorrere i rami di legno che gli lanciamo e che lui riporta di corsa sempre pronto ad un nuovo lancio.
Ancora qualche minuto al sole e prima di salutare la guida Paolo, e gli altri ragazzi conosciuti sul posto, è il momento della doverosa ed immancabile foto di gruppo.
Il gruppo

Solo a questo punto ci dirigiamo di nuovo al ristorante Alla Pace dove abbiamo prenotato il pranzo che faticosamente ci siamo guadagnati. 
Tra una portata e l'altra vedo negli occhi degli amici un pò di stanchezza ma tanta soddisfazione per la gita appena conclusa, al punto che non sono mancati suggerimenti per nuove gite che sicuramente realizzeremo. 

Tutte le foto di questa gita le trovate come sempre sul nostro profilo Flickr e sulla nostra pagina Facebook, ma come sempre non manchiamo di allegare il link: Ciaspolata fotografica a Sauris